lunedì 25 gennaio 2016

Mi piaci se ti muovi

Uno degli aspetti che maggiormente m'ha stupito quando mi sono trasferito a Sasso Marconi è che tutti, ma proprio tutti, sono in perpetuo movimento. Così fare attività fisica diventa un  must se si vuole socializzare e conoscere la comunità. 
Per movimento non mi riferisco solo alla corsa o al più morbido jogging, bensì a tutto ciò che riguarda l'attività fisica: dal sistemare l'orto fino agli sport più impegnativi. La laboriosità e l'incapacità di star fermi è uno dei tratti che più caratterizzano i sassesi. Aspetti che sicuramente si trovano anche in altre comunità ma che qui hanno picchi tra il sublime e il patologico. Così ci si può imbattere in podisti che in gruppo, alle 9 o 10 di sera, corrono per le strade del paese oppure incrociare decine di patiti della mountain bike, molto provenienti da fuori paese, che vanno su e giù per le colline marconiane, diventate ormai una delle mete più apprezzate d'Italia per gli MTB racers.
Ma quando parliamo di tenersi in attività non possiamo dimenticare l'operosità degli umarell e delle zdaure locali che continuamente rassettano casa (sovente in modo maniacale), preparano da mangiare, coltivano orti e fanno ciappini, offrendo un grande esempio di vitalità.
Data questa grande fisicità le associazioni sportive a Sasso Marconi sono numerose e molto frequentate. La più diffusa, sia per numero d'iscritti che per tipologia d'attività, è il CSI: una vera potenza in grado di soddisfare tutte le fasce d'età (dai bimbi di 3 anni del minibasket gli anziani che fanno ginnastica di mantenimento) e le categorie. C'è poi il calcio con 2 società sportive: il blasonato Sasso Marconi Calcio, che attualmente milita nel campionato d'eccellenza e ha colori sociali gialloblu, e la neonata CSP Pontecchio che promuove una forma meno competitivadi approccio al soccer. Abbiamo anche il baseball che ha trascorsi importanti e fino poco tempo fa aveva pure una compagine femminile che giocava a softball. Ci sono anche sport minori, che hanno un ottimo seguito, come ad esempio il ping pong. E pure uno skatepark per i più giovani presso il (martoriato) parco Marconi.
Ma non c'è solo lo sport per chi desidera fare attività fisica: c'è lo yoga, che viene promosso da ben tre diversi sodalizi, e ci sono scuole di ballo: dalla danza ai balli caraibici, passando per il ballo liscio, le danze popolari e l'hip hop.
Per concludere con le associazioni (CSI Escursionismo, CAI Medio Reno) che si occupano di gite ed escursioni che annualmente portano in giro per Alpi, Appennini e città d'arte appassionati di montagna e non solo.
Ovviamente gli spazi per fare sport e attività motorie non mancano, sebbene non tutti siano adeguati alla mole d'utenza e alcuni abbisognano d'essere ammodernati, ad esempio la piscina, sulla quale per fortuna sono previsti lavori di sistemazione che, speriamo, inizino a breve..

Alla fine anche un pigro uomo di pianura come me, abituato alle piste ciclabili senza dislivelli (fatto salvo quale argine qua e là) ha iniziato ad adeguarsi all'andazzo - è proprio il caso di dirlo - così ho ceduto alle insistenze dell'amico Andrea, seguendolo in alcuni sentieri nei dintorni di Sasso, a partire da quelli più vicini e accessibili sopra Monte Mario, la collina sotto cui passa la galleria dell'autostrada A1 che porta a Firenze.


Sono felice di questa scelta poiché ho avuto modo di apprezzare uno scorcio di natura e maestosi paesaggi a pochissimi km dal centro del paese: giunti in cima a Monte Mario lo spettacolo è assolutamente impagabile, si può ammirare una lunga sezione della valle del Reno e nelle giornate limpide anche il Corno alle Scale ed il Cimone.
Ho inoltre scoperto che alcune parti dei sentieri erano state antiche strade romane (ad esempio nell'immagine sottostante un antico ponte romano), prima tra tutte la via degli dei, un percorso che si snoda da Bologna a Firenze ed è diventato una delle principali attrattive turistiche dell'Appennino per chi ama il trekking e i percorsi in mountain bike.


1 commento:

  1. da non dimenticare il gruppo “Stelvio Over 70”, ciclisti over 70 appunto che hanno compiuto imprese ciclistiche di assoluto rilievo anche per un ventenne (Stelvio, Monte Grappa, piccolo e gran San Bernardo)

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