L'altro giorno stavo rientrando in
ufficio dopo la pausa pranzo, mi trovavo in una laterale di via Irnerio ormai nei pressi della
mia sede di lavoro, quando sento un urlo. Mi volto e nel mentre penso: ‘i soliti fuorisede che fanno casino’. All’inizio non vedo niente, poi
guardo meglio e dall’altra parte della strada scorgo un’anziana per terra, proprio dove termina il portico della via. Mi guardo ancora intorno per vedere se ci sono
altre persone che possono aiutare la persona caduta. Nelle vicinanze non c’è
nessuno, così penso: ‘Ah niente, sta volta tocca a me’. Torno indietro e chiedo
all’anziana se e dove ha dolore, contemporaneamente cerco nei cassetti della
mia memoria quanto mi è stato insegnato al corso della Pubblica Assistenza di Sasso Marconi al
quale ho partecipato l’anno scorso. Mentalmente mi faccio il film, partendo
dalle basi, ovvero dall’ABC (Airway, Breathing, Circulation: vie aeree, respiro, circolo) ma in
questo caso non serve a molto, dato che la persona che ho di fronte è cosciente
sebbene in evidente stato di shock. Così decido di rassicurare la vecchina, raccolgo
le sue borse della spesa e chiedo dove ha dolore e se è in grado di muoversi.
Per fortuna sembra non avere nulla di rotto ed è in grado, seppure a fatica
(scoprirò in seguito che ha 85 anni), di muoversi. Poiché mi sono assicurato
che non ha nulla di rotto scelgo di rimetterla in piedi, ricorrendo a
quanto imparato al corso della Pubblica di Sasso. Le giro intorno e da dietro
inizio a sollevarla prendendola sotto le ascelle e non, come vorrebbe lei, tirandola per le mani col rischio di rompere le braccia o le
clavicole. Nel mentre, per fortuna, arriva un uomo che mi aiuta ad alzarla e
la rimettiamo in piedi. Le porgo il suo bastone, che la aiuta a reggersi in
piedi e a camminare.
L'anziana, sebbene ancora spaventata, si sta riprendendo e
mi dice: "Qualcuno lassù mi vuole
bene. E’ il signore che la manda".
Resto quasi interdetto e penso: ‘se
qualcuno lassù le voleva bene magari non l’avrebbe fatta cadere’. Poi rispondo: "signora non mi manda nessuno, è lei che ha
urlato e io l'ho sentita".
Lei, probabilmente non soddisfatta della mia risposta, prosegue: "ma lei crede in dio?".
Io: "No, signora. Non sono
credente".
Allora lei: "Anche i
miei nipoti".
‘Manco male’ mi dico. Poi, cercando di spostare l’attenzione
su questioni più terrene, chiedo dove abita.
Lei risponde che è il
portone accanto, proprio a due passi da dove è caduta. Allorchè penso: ‘una bella sfiga cadere a 5 metri da casa. Si vede proprio che lassù qualcuno la ama’.
Accompagno
l'anziana all’uscio e le riconsegno le borse che avevo appoggiato al
muro, nel mentre lei riprende ad
impezzarmi chiedendo: “Ma allora
secondo lei chi ha creato il mondo?”.
A quel punto taglio corto: “Guardi è un ragionamento filosofico un po’ lungo
e io dovrei rientrare al lavoro”.
Mi ringrazia e io scappo in ufficio,
timbrando con appena 5 minuti di ritardo.
ma allora, secondo te, chi ha creato il mondo ???
RispondiEliminaE' una domanda filosofica un pò troppo complessa per affrontarla su questo blog.
RispondiEliminaMagari potremmo chiedere a qualche genio (declinato anche al femminile) che partecipa alle discussione nel gruppo di FB "Sei si Sasso Marconi se..."