giovedì 16 giugno 2016

Spunti per una gita di due giorni a Bologna

Bologna oltre che essere "una regola", come sostiene Luca Carboni, è diventata ormai una delle città italiane più visitate.
L'interesse verso il capoluogo dell'Emilia-Romagna nasce per vari motivi, al di là dell'intrinseca bellezza della città: il cibo, siti storici e architettonici notevoli, mostre di pregio (la prima è stata quella su Vermeer e i fiamminghi ma ogni anno se ne tengono numerose), inoltre sono in corso sinergie con altre realtà del territorio emiliano-romagnolo che, nelle sue principali città, offre bellissimi spunti di viaggio: Ferrara, Ravenna, Parma, la riviera romagnola, ecc. Poi, ultimo ma non ultimo, l'aeroporto di Bologna che in questi anni è diventato una delle basi più importanti di compagnie low cost, in primis RyanAirQuesti aspetti hanno permesso di rendere bologna sempre più appetibile per i turisti, in particolare coloro che desiderano conoscere una città e i suoi dintorni nel corso di pochi giorni, ad esempio un weekend. E Bologna si presta benissimo a questo tipo di vacanze brevi.

VIAGGIO e ALLOGGIO
  • Bologna è lo snodo viario tra nord e sud Italia: da qui passano le principali arterie autostradali e ferroviarie del paese. E' presente il già citato aeroporto dedicato a Guglielmo Marconi dal quale ogni anno transitano milioni di passeggeri. Quindi, per arrivare a Bologna, non c'è che l'imbarazzo della scelta. Ad esempio, se si viene in treno usando l'Alta Velocità, essa dista 30 minuti da Firenze, 60 da Milano e circa due ore da Roma. Ora, se si proviene dal centro e sud Italia è più facile percorrere l'autostrada A1, dopo l'apertura della variante di valico tra Barberino e Sassso Marconi, che collega più volocem
  • Per pernottare a Bologna non c'è che l'imbarazzo della scelta: hotel, bed & Breakfast, agriturismi se ci si sposta in provincia, pure il campeggio. Gli alberghi, va detto, sono un pò costosi, ma negli ultimi anni si stanno sviluppando - soprattutto grazie a piattaforme come Airbnb - opportunità di soggiorno a prezzi più contenuti ma comunque di pregio.
  • Il cibo a Bologna è un must! La gente viene a Bologna da tutto il mondo principalmente per guastare le sue prelibatezze. E i bolognesi (autoctoni e d'importazione) l'hanno ben compreso, così stanno fiorendo attività commerciali legate l'alimentazione ed il cibo in modo considerevole. Non tutte sono di pregio, ma sempre più si sta operando per offrire qualità e stile: dal mercato di mezzo al mercato delle erbe, passando per le storiche salumerie e gastronomie sparse per il centro città, fino ad arrivare ai laboratori di pasta fresca. Questi ultimi - per lo meno i migliori - situati in periferia della città e nell'hinterland: Casalecchio, San Lazzaro di Savena, Sasso Marconi, Castelmaggiore.
Di seguito alcuni suggerimenti su cosa vedere e fare a Bologna nel corso di un fine settimana. Tra l'altro il sabato e la domenica (oltre che nei festivi) la zona T - comprendente via Rizzoli, via Ugo Bassi e la parte terminale di via Indipendenza che sfocia tra le due strade sopraccitate - viene chiusa al traffico veicolare, rendendo così molto più vivibile il centro storico. Una scelta molto apprezzata dai turisti.

SABATO
  • Arrivati in città, prendendo come punto d'avvio del percorso la stazione dei treni, si percorre via Indipendenza (bella ma ormai una sorta di centro commerciale a cielo aperto) principale via d'accesso al centro storico. La si percorre tutta, fino a piazza Re Enzo, dove si trova la fontana sormontata dalla statua del Nettuno, quindi si entra in piazza maggiore dove si trova la basilica di San Petronio con i portali di Jacopo della Quercia e con il suo grande interno gotico: Cappella Bolognini (a pagamento) con affreschi di Giovanni da Modena (famoso il quadro con la rappresentazione di Maometto all'inferno). Passando sul retro della basilica, da piazza Galvani si può salire sul terrazzo (a pagamento) e godersi una splendida vista della città.
  • Uscendo dalla Basilica, e tenendo San Petronio di fronte a sè, si svolta a sinistra per un immancabile giro per le strade che compongono il quadrilatero dei mercati (via Pescherie vecchie, via Drapperie, via Clavature) col colore delle botteghe tipiche e il Mercato di Mezzo, 
    per mangiare in modo informale. Questo luogo ospita numerose eccelnenze del territorio: dal forno Calzolari di Monghidoro alla carne della macelleria Zivieri (presso il banco RoManzo) di Monzuno, arrivando alle paste di Gino Fabbri presso la pasticceria gestita dalla Granarolo. Attenzione all'orario in cui ci andate poichè dopo le 12:30 c'è spesso troppa gente per godersi questo spazio e fermarsi a pranzo nei tavoli al centro del grande salone.
  • Superata la zona del Quadrilatero e attraversata via Castiglione, si passa davanti al bellissimo palazzo della Mercanzia (sede della Camera di Commercio felsinea) e ci si immette in via Santo Stefano (la parte pedonale), si arriva di fronte al complesso di Santo Stefano (la Santa Gerusalemme bolognese): uno degli scorci più belli di Bologna, sia per la piazza omonima, sia per le 7 chiese, di epoche diverse, ospitate in questa poliedrica struttura.
  • Proseguendo nel giro, ci si può recare in via Oberdan per un caffè da Terzi quindi, riprendendo via Oberdan, proseguire verso via Righi, poi svoltare a destra ed entrare in via Piella (parallela via Indipendenza nella quale c'è una finestrella con affaccio sul canale delle Moline, esempio dell'intreccio dei torrenti appenninici che creavano energia per le manifatture tessili preindustriali.
piazza Santo Stefano e la basilica

  • Palazzo Pepoli in via Castiglione sede della fondazione Genius Bononiae. Attualmente, in questo palazzo, sono in corso due mostre: la prima sulla "Street art" denominata 'Bansky & Co' (aperta fino al 26 giugno), la seconda Barbie: la famosa bambola americana, icona di generazioni di bambine.
  • Proseguendo in un tour delle chiese, mi permetto di suggerire le seguenti: S. Maria della Vita (a pagamento) con Compianto di Nicolò dell'Arca e museo della medicina e dell'assistenza; Basilica di S. Domenico (arche dei glossatori all'esterno) all'interno tomba di S. Domenico di Nicolò dell'Arca e Michelangelo, affreschi di Guido Reni; Basilica di S. Francesco (esterno arche dei glossatori) imponente interno gotico. Notevole sul l'altar maggiore ancona marmorea dei fratelli Dalle Masegne.
  • Per quanto riguarda la sera, ed in particolare la cena, si consiglia un salto al rinnovato mercato delle erbe: di giorno un vivacissimo mercato, di sera luogo ideale per aperitivi, ristorazione e per stare in compagnia in modo informale. Il Mercato delle Erbe rappresenta il cuore originario del centro cittadino, un luogo dove, oltre che al commercio, si può scoprire la continuità della storia di Bologna strettamente legata alla gastronomia, al cibo e alla tradizione. Immersi in aromi di ogni genere si possono ammirare i commercianti indaffarati con clienti di tutte le generazioni e dalle più svariate provenienze. Signore e signori locali, universitari, e turisti sono gli avventori quotidiani di questo spazio che celebra la vita di Bologna.
DOMENICA

  • Di prima mattina si può salire alla Basilica di S. Luca: partendo dall'arco del Meloncello si percorre tutto il bellissimo portico fino in cima al colle di guardia dov'è situata la basilica. Si può salire anche in auto oppure con il trenino che si prende da piazza Maggiore e percorre tutte le vie del centro storico.
  • Tornati in centro, non può mancare una visita al Museo medievale in via Manzoni e Palazzo Fava sede della mostra sul pittore contemporaneo statunitense Edward Hopper aperta fino al prossimo 24 luglio. 
  • Si consiglia di tornare ancora nel quadrilatero dei mercati per pranzo in via Clavature: Ristorante Clive T (ottima cucina informale con vere specialità bolognesi, antipasto di mortadella e piadina, friggione, lasagne, tortellini e tagliatelle al ragù, cotoletta alla petroniana) oppure presso il ristorante di Eataly all'interno dell'ex cinema Ambasciatori (ingresso da via Orefici o via Drapperie). Nel caso, invece, si desideri qualcosa di più formale ci si può spostare presso l'osteria de Poeti, nell'omonima via, locale che un tempo fu gestito da Francesco Guccini (in quell'epoca si chiamava osteria delle dame).
  • Una passeggiata dopo pranzo in Via Zamboni: percorrendola si incrociano i principali palazzi universitari e la sede del rettorato. Ma vi sono anche importanti basiliche: S. Giacomo Maggiore per vedere la cappella Bentivoglio con bellissimi affreschi del Costa e del Francia. Difficile da vedere (bisogna chiedere) dietro altar maggiore a sinistra, ma bisogna andare da destra perché a sinistra c'è un cantiere di restauro.
  • Dopo alcune centinaia di metri via Zamboni si apre in una piazza dedicata a Verdi e qui si trova il Teatro Comunale (dei Bibbiena). 
  • Parallela a via Zamboni si trova via belle arti, dove ha sede la Pinacoteca Nazionale (pagamento) con la S. Cecilia di Raffaello, magnifico polittico di Giotto e Opere di Vitale da Bologna e tanto altro.
  • Spostandosi in un'altra zona del centro (in via don Giovanni Minzoni)  per completare una giornata dedicata all'arte, è consigliata una visita al MAMbo  museo arte moderna di Bologna con la collezione di Giorgio Morandi.
  • Infine, prima di partire, per i nostalgici della Bologna che fu di Guccini e Dalla,
    si consiglia una cena presso la Trattoria da Vito in via Musolesi nel cuore della Cirenaica ed a due passi da Via Paolo Fabbri 43, già residenza di Francesco Guccini.

Si ringrazia Diego Cavallina per le indicazioni riguardanti musei e siti storico-architettonici della città

Tutte le foto sono state scattate dall'estensore del post

Nessun commento:

Posta un commento