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mercoledì 25 aprile 2018

I luoghi del cuore di Sasso Marconi (secondo gli utenti di Facebook)

Lunedì 16 aprile 2018, nel gruppo Facebook denominato "Sei di Sasso Marconi se...", è stata lanciata una piccola indagine sui luoghi del cuore: gli iscritti al gruppo sono stati invitati a segnalare ambiti del territorio di Sasso Marconi che sentono particolarmente cari e importanti e che vorrebbero fossero ricordati per ciò che rappresentano e hanno rappresentato. Questi posti sono collante tra le persone e le generazioni perchè evocano l'orizzonte non solo fisico ma di senso che regola la convivenza in un luogo concreto. Quindi, facendosi aiutare da un luogo virtuale come il social network per eccellenza, si è cercato d'individuare quali sono i luoghi (fisici) del cuore e del ricordo per cittadini ed ex residenti di Sasso.
La richiesta d'indicare quali sono i contesti che più emozionano gli internauti ha coinvolto oltre 120 iscritti al gruppo che hanno cortesemente espresso le proprie preferenze.
E' emerso che a rappresentare i contesti più emozionanti sono colline, prati, parchi e anfratti che contornano il territorio di Sasso Marconi e loro rendono un luogo particolarmente incantevole e accogliente. La località più citata sono i prati di Mugnano: indicata da oltre 1/3 dei partecipanti all'indagine come il posto che evoca loro i ricordi più piacevoli.
Un altro luogo gettonatissimo è il ponte di Vizzano che, insieme a Palazzo de Rossi (ove si tiene l'antica Fira di Sdaz) ha riscosso grandi apprezzamenti.
Visione area dell'Area di Palazzo de Rossi (immagine dal web)
Particolare del ponte di Vizzano (immagine dal web)
Altra località segnalata da molti è stato il fosso del diavolo,
oggi un pò dimesso e utilizzato per lo più da cittadini anziani che tra il torrente e lo stradello coltivano orti.

Le colline di Moglio, sopra la frazione di Borgonuovo (che in passato si chiamava appunto Moglio), hanno ricevuto più di 20 citazioni. Così come sono state più volte indicate le località di Mongardino, Monte Adone e Badolo con la sua rocca a strapiombo oggi meta di molti climber.
La valle del Reno vista dalle colline di Moglio

  Bologna e la pianura viste dalle colline di Moglio
I più anziani hanno espresso grande calore, ma anche rimpianto, nei confronti del parco di Villa Marini (sede della scuola primaria a tempo pieno)
e, soprattutto, della vecchia piazza dei martiri sulla quale un tempo sorgevano due baracchine (una rivendita di giornali e una gelateria) e 3 bar s'affacciavano sulla piazza, rendendola un importante punto di riferimento per la comunità locale.
Piazza Martiri (già piazza Roma). Immagine ripresa dal sito sassomarconifoto.it 
In definitiva, Sasso Marconi risulta amatissima dai suoi cittadini in particolare per i suoi paesaggi e i suoi luoghi immersi nel verde delle colline marconiane.
In alcuni commenti è presente nostalgia, in particolare dei luoghi che col tempo hanno cambiato fisionomia e frequentazioni. Alcuni internauti sembrano avere malinconia dei tempi che furono e auspicano un ritorno - almeno in parte - ai fasti del passato. In particolare la piazza principale del capoluogo era descritta come viva e vivace e ora come un luogo spoglio e un pò anonimo. 

P.s: chi desiderasse altre immagini o approfondire aspetti sul territorio di Sasso Marconi si consigliano i seguenti siti:
- Sasso Marconi Foto: www.sassomarconifoto.it
- Pro Loco Sasso Marconi: www.prolocosassomarconi.org 

martedì 27 marzo 2018

Valorizzare i prodotti locali. A Sasso Marconi andrebbe istituita la Denominazione Origine Comunale

Oltre ai tradizionali marchi di qualità Ue per cibi e bevande (Dop, Igp, Stg) in Italia abbiamo un altro marchio di riconoscimento, meno noto: De.Co. (Denominazione Comunale d’origine). 
Di che si tratta? Le Denominazioni Comunali D'Origine (De.C.O.) sono marchi di garanzia nati in seguito alla legge nº 142 dell'8 giugno 1990, che consente ai Comuni la facoltà di disciplinare, nell'ambito dei principi sul decentramento amministrativo, in materia di valorizzazione delle attività agroalimentari tradizionali.
La Denominazione Comunale d’origine (a differenza dei marchi Dop, Igp e Stg) non è un marchio di qualità. È un’attestazione comunale, un certificato notarile che viene approvato a seguito di delibera comunale e contrassegnato dal sindaco, e che attesta che un determinato prodotto è un prodotto tipico e caratteristico di quel territorio comunale, e ha un valore identitario forte per quella comunità.
La "Denominazione comunale" fu una intuizione del noto enogastronomo e giornalista Luigi Veronelli (1926-2004) che, alla fine degli anni '90, iniziò un nuovo percorso di valorizzazione e promozione di quelle produzioni di nicchia, esclusive di un comprensorio comunale, che non avrebbero potuto ottenere i blasonati marchi di tipicità citati sopra. Veronelli sosteneva che "per restituire ai cittadini, agli abitanti dei comuni il loro patrimonio, il frutto della fatica di tanti anni, io vorrei che i sindaci si facessero attivi per un "certificato di origine" di ciascuno dei prodotti che nasce e che è confezionato nella loro terra".
La De.c.o. è attualmente un percorso di sviluppo integrato e marketing territoriale che ogni Comune può intraprendere per valorizzare quei prodotti, agroalimentari o artigianali, locali e caratteristici realizzati all'interno dei confini comunali. 
La De.c.o. si concretizza nel marchio che viene attribuito ad un determinato prodotto previa approvazione, da parte del Consiglio comunale, di un'apposita delibera che sancisce e regola l'attribuzione del marchio stesso, la gestione dell'uso del medesimo e la caratterizzazione del prodotto tramite un apposito Regolamento, nonché specifici disciplinari, registro comunale dei produttori che quali hanno le caratteristiche per realizzare e commercializzare i prodotti a marchio De.c.o.
Il certificato De.Co. può essere rilasciato a un prodotto alimentare o a una ricetta, ma anche a un prodotto dell’artigianato locale, a una festa, una fiera, una sagra, o una certa pratica (per esempio una tecnica di coltivazione, di allevamento o di pesca).
Una novità che il Comune di Sasso Marconi dovrebbe fare propria date le numerose eccellenze che caratterizzano il nostro territorio. Ciò potrebbe rivestire grandi potenzialità  d'indotto. Non semplicemente un’etichetta da applicare ad un prodotto, ma un percorso di promozione. 
Pensiamo, ad esempio, al rapporto tra Sasso Marconi e il tartufo. L’associazione dei tartufai con il suo lavoro e le sagre (quella tradizionale autunnale e quella nuova di giugno) hanno dato il vero gusto di questo prodotto della terra alla gente. E' vero che la Tartufesta è già inserite in un contesto territoriale più ampio ma dare una connotazione con significativo imprinting locale a questo come altri prodotti, è sicuramente utile per valorizzare il lavoro della filiera locale e delle associazioni che operano nel territorio sassese.
In conclusione la Denominazione Comunale d'Origine può rappresentare la nuova frontiera su cui potrebbe agire l'Amministrazione Locale per salvaguardare l'identità del nostro territorio. Essa è già stata adottata da oltre 400 comuni italiani per tutelare e valorizzare in primis la produzione tipica del mondo agricolo, ma anche i piatti della tradizione e alcuni prodotti artigianali di eccellenza. Si tratta di un sistema che vuole difendere il locale rispetto al fenomeno della globalizzazione, la quale tende ad omogeneizzare prodotti e sapori.

giovedì 19 maggio 2016

Gita in via Gamberi: scorci di natura a due passi dal centro di Sasso Marconi

Per chi non è nato nel territorio in cui risiede ma ci è andato ad abitare in età adulta, quando va in giro nei dintorni del paese è sempre una scoperta. Ancora più piacevole quando si trova di fronte a siti e luoghi di grande bellezza o interesse che possono essere fruiti con la famiglia, come è capitato a me domenica scorsa, quando ho fatto un giro in bici con mio figlio più piccolo appena fuori Sasso Marconi.
Il ponte L. Da Vinci, la Rupe e l'alveo del fiume Reno visti da Ponte Albano
A poche centinaia di metri dal centro del paese è possibile trovare bellissime aree verdi per passeggiare, andare in bicicletta, fare pic-nic o semplicemente godersi la quiete dei campi alle pendici degli appennini. Uscendo dall'abitato di Sasso Marconi e superando la stazione ferroviaria in direzione Pianoro (verso le Ganzole) si trova il quartiere di Ponte Albano, questi prende il nome dall'omonimo ponte sul fiume Reno da cui si gode una bellissima vista sull'alveo del fiume e sulla rupe che sovrasta Sasso Marconi.
Orti all'interno dell'alveo del Reno
Dopo la ferrovia, svoltando a sinistra per via Gamberi, si estende una zona verde delimitata da alcune strade e sopra cui passa il viadotto dell'autostrada A 1. 
Nonostante l'area sia delimitata da importanti arterie stradali e nel primo tratto della strada vi siano discariche a cielo aperto, addentrandosi s'iniziano a scorgere paesaggi belli e a tratti maestosi: il fiume che in certi periodi dell'anno scorre impetuoso, le colline sullo sfondo coi loro calanchi, la folta vegetazione.
Il fiume Reno visto da via Gamberi
Andando avanti per la via a un certo punto la strada fa una curva a sinistra e, appena prima di svoltare, si notano filari di vigna di una nota azienda agricola locale, il che comporta un notevole cambio nel paesaggio poichè si passa dalla natura (quasi) incontaminata a una ben strutturata organizzazione agricola del territorio.
Vigneti di Pignoletto della cantina Floriano Cinti
Procedendo sulla strada, mentre sulla sinistra continuano a vedersi i vitigni dai quali si ricava il vino bianco frizzante Pignoletto DOCG dei colli bolognesi, sulla destra s'intravedono i laghetti di Porziola (che oggi sono un unico invaso): uno specchio d'acqua ricavato da un'ex cava che offre riparo a chi vuole fare picnic o pescare dato che la fauna ittica è varia, come mi ha detto un pescatore abituale: ci molti pescigatto nostrani e alcuni americani, cavedani, luccioperca, siluri di taglia anche notevole e le carpe. 
Infine, su un lato del lago, è stato realizzato un attracco per barche. Perchè è sorta una scuola di vela promossa da un gruppo di cittadini di Sasso Marconi che si sono costituiti in associazione denominata "I compagni di Ulisse" con l'obiettivo di tramandare la passione per la vela anche anche se il mare è distante da Sasso Marconi oltre 100 km.

Laghetti di Porziola
L'acqua del lago sembra pulita e la natura è rigogliosa, vi sono sponde con canneti e arbusti, peccato solo la maleducazione di alcuni frequentatori: ci sono poste per pescare ridotte a "letamai" e in giro pattume e lattine. Mi chiedo con quale coraggio si possa lasciare un tale schifo a contaminare uno dei pochi posti dove ancora si può portare la famiglia per passare una tranquilla domenica di relax in mezzo alla natura.  Per fortuna, come capitato di recente (giusto dopo la mia visita di domenica scorsa), ci sono alcuni cittadini che con grande senso civico che cercando di tenere pulita l'area intorno al lago così che possa essere sempre fruibile e sicura.

Indicazioni stradali per raggiungere l'area sopra descritta: venendo da Bologna stando sulla vecchia via Porettana, al primo semaforo che incontrate subito prima dell'abitato di Sasso Marconi, voltate a sinistra in via di Ponte Albano, superate i binari e girate immediatamente alla prima stradina a sinistra, ovvero via Gamberi, scendete giù ed alla vostra destra troverete il fiume Reno, passate sotto il grande ponte dell'autostrada, sempre dritto finchè non trovate un curvone a sinistra, avanti 50 metri e sulla destra vedete il parcheggino e la grande cava nascosta dietro gli alberi.