giovedì 26 maggio 2016

A Sasso Marconi le donne rappresentano l'ossatura portante della comunità

Quest'anno ricorre il 70esimo anniversario del riconoscimento del diritto al voto alle donne italiane. In tale occasione, presso la Sala Borsa in piazza Re Enzo a Bologna, è stata organizzata una mostra fotografica per far conoscere e dare maggiore rilievo alla presenza determinante e sostanziale delle donne nella costruzione di Bologna nella vita politica, economica, sociale e culturale, sia del passato che nel presente: "nel marzo del 1946 la città di Bologna incluse le donne al voto amministrativo, da allora sono passati 70 anni e le conquiste del gentil sesso non si sono mai arrestate". 
Le donne a Bologna, ma più in generale in Emilia-Romagna, sono le co-artefici della Liberazione, le mondine dal "riso amaro", le zdaure che reggono la casa e la famiglia, le operaie, le dade dei primi asili nido del mondo, le imprenditrici, le donne che manifestano per il lavoro ed i propri diritti.
Manifestazione operaie del settore tessile
(P.zza Maggiore di Bologna, 1980)
Alle lotte - viene ricordato nella mostra - si alternano i successi di coloro che con tenacia, sacrificio e determinazione hanno coronato i propri sogni. Nelle immagini e nelle storie sono citate, tra le altre, Mariele Ventre (guida del Piccolo Coro dell'Antoniano, purtroppo prematuramente scomparsa), la regista Enza Negroni (autrice del film tratto dal romanzo "Jack Frusciante è uscito dal gruppo") ma anche Daria Bonfietti, presidente dell'Associazione vittime della strage di Ustica.
Operaia nella fabbrica Weber (Bologna, inizio anni 50)
Ostetriche organizzano un banchetto per la sensibilizzazione
sugli anticoncezionali (Bologna, inizio anni 80)
Al contempo, nelle scorse settimane, è uscito il quinto rapporto regionale sulle condizioni di vita al femminile: "Le donne in Emilia Romagna". Nel documento emerge preponderante che le donne emiliane lavorano più che nel resto d'Italia. Viene inoltre evidenziato che la popolazione femminile è più impegnata nello studio rispetto gli uomini (con il 25% delle donne tra i 25 e i 64 anni laureate in regione contro il 17,2% dei colleghi), ma che difficilmente raggiunge ruoli dirigenziali. Per quanto riguarda l'istruzione femminile - evidenzia l'indagine regionale - essa non si discosta dagli ambiti reputati tradizionali: le discipline umanistiche. L'89,5% delle ragazze è impegnato negli studi per l'insegnamento. Le universitarie rappresentano anche l'80,4% degli iscritti a lingue e il 64,2% degli immatricolati alle discipline letterarie. A seguire fra i settori più ambiti quelli politico-sociale (63,7% degli iscritti) e quello medico (63,4% degli immatricolati). Questo quadro si riflette, poi sul lavoro. Anche qui, infatti, i settori che registrano la maggiore presenza femminile sono l'istruzione, la sanità, i servizi sociali (in tutto 72,9%). A seguire troviamo il settore dei servizi (71,8%), poi quello impiegatizio (62%) e infine quello albeghiero (56,9%). 
Solo 13 imprenditori e 36 dirigenti su 100 sono donne. Il tasso d'occupazione femminile, tuttavia resta alto in tutta la regione con il 63% delle donne tra i 20 e i 64 anni che lavora contro il 50,3% delle connazionali. Merito anche dei servizi socio-educativi che secondo la ricerca della Regione funziona meglio che nel resto d'Italia (una copertura del 27,3% contro il 13,5% nazionale registrata nell'anno scolastico 2012/2013). 

E a Sasso Marconi com'è la situazione? Per quanto ho avuto modo d'osservare in questi anni, mi sembra che il ruolo delle donne sia preponderante e il loro impegno sia fondamentale per il progresso civile, politico, culturale ed economico della comunità.
Il paese è pieno di donne tostissime (qualcuna anche troppo, secondo il mio modesto parere), alcune autoctone altre provenienti da fuori comune, che quotidianamente danno lustro e si prendono cura della comunità in tutti i suoi ambiti.
Pensiamo, ad esempio, che dal 1990 al 2009 vi sono state sindaci donna: entrambe hanno retto il comune per due legislature e tutte e due hanno lasciato un ottimo ricordo nei loro cittadini, sia Renata Bortolotti che Marilena Fabbri, quest'ultima tra l'altro è oggi Deputata. Ma fino a poco più di un anno fa, sempre restando nell'ambito della politica, Sasso Marconi poteva vantare anche un'assessore regionale, Teresa Marzocchi, con delega alle politiche sociali. Attualmente nella giunta comunale vi sono due presenze femminili: la vicesindaco Marilena Lenzi,
Se volgiamo lo sguardo al volontariato vediamo come il ruolo delle donne sia fondamentale nel portare avanti (con funzioni di vertice: presidenti o coordinatrici) molti dei sodalizi presenti in paese: dall'Officina delle donne (centro culturale e artistico) a Donne di Sasso, passando per la Pro Loco con Mirca Risi.
Non si può non menzionare il ruolo di primo piano svolto dalle donne in Pubblica Assistenza, in AUSER, in AIDO, negli Scout di AGESCI, nelle parrocchie, nel canile Il Vagabondo, Istituto Ramazzini, le associazioni sportive. 
Restando nell'ambito dell'associazionismo troviamo anche: Le voci della luna che si occupa precipuamente di poesia e letteratura, la compagnia teatrale Voce e Scena, il coro Accanto al Sasso, la scuola di Musica "G. Torelli", l'Orchestra Onda Marconi composta da ragazzi e ragazze tra i 14 e i 18 anni la cui referente è Paola De Angelis già citata in un post "Incontro con chi vive bene a Sasso Marconi". 
Anche l'ANPI (Associazione Nazionale dei Partigiani) e il Gruppo 25 Aprile hanno come punti di riferimento delle donne, a partire da Carmela Gardini, storica guida dell'Aula della memoria di Colle Ameno e la segretaria Liliana Papandrea. Ed ancora: Mirca Negrini, presidente del Centro Tutela e Ricerca Faunistica di Monte Adone, la prof.ssa Bruna Todolini, professoressa di biochimica e promotrice nel nostro territorio del Darwin DayRaffaela Donati presidente regionale di Slow Food Emilia-Romagna; Sandra Federici, giornalista ed editore della rivista (con sede a Sasso Marconi) Africa Mediterraneo.
Nel mondo dell'impresa e del commercio abbiamo numerosi esempi virtuosi: la tostissima Zina Rovatti (presidente delegazione Confcommercio-Ascom) promotrice d'eventi per la valorizzazione e la tutela degli esercenti del paese; Simona Fabbri (originaria di Castiglione dei Pepoli) che ha rilanciato e declinato tutto al femminile (oltre a lei in bottega vi sono 3 ragazze) il negozio di barbiere della piazza, oggi denominato "La Barbiera", con tanto di marchio registrato. Altra eccellenza è il Ristorante Marconi della famiglia Mazzucchelli, locale tra i migliori dell'Emilia-Romagna, alla cui guida c'è Aurora "che nel ristorante di famiglia ormai da più da quindici anni propone una cucina puntuale, rigorosa e in continuo rinnovamento, ma soprattutto a cui lei stessa sente di appartenere".
Oltre alla barbiera e alla titolare del ristorante Marconi, risulta numerosa la presenza femminile nell'imprenditoria locale: veterinarie, negozianti, gestrici d'aziende agricole e agriturismi, cooperatrici sociali, responsabili d'asili nido e scuole materne private (scuola d'infanzia Grimaldi e asilo nido di Pontecchio), l'associazione "Senza il banco" che si occupa di progetti, iniziative di intrattenimento e idee per l'infanzia e i bambini, la neonata "Balena Bianca".
Ci sono poi donne che hanno ruoli apicali all'interno della Pubblica Amministrazione e nella scuola primaria: Cati La Monica, direttrice generale del Comune di Sasso Marconi e vero motore della macchina comunale; Raffaella Parisini (e prima di lei Mara Cini) coordinatrice della biblioteca comunale;  Eleonora, coordinatrice della scuola materna San Lorenzo che ha sostituito Vanna Vitali.
Non vanno poi dimenticate le rezdaure che si occupano della casa e della famiglia nonchè portatrici sane delle tradizioni locali.
Mi permetto infine d'aggiungere che, nei contesti dove non vi sono donne o ve ne sono poche, la loro assenza si fa sentire. I sodalizi in cui il genere femminile è poco presente non hanno la stessa verve e la stessa capacità di penetrazione nella comunità, sono più chiusi e meno efficaci nell'individuare i bisogni e le sensibilità dei cittadini.

Sicuramente nel lungo elenco mi sarà sfuggita qualcuna, e me ne scuso fin d'ora. Però, sebbene Sasso Marconi non sia comune di grandi dimensioni, coi suoi 15mila abitanti, vi sono talmente tante persone impegnate nei più svariati campi dell'agire umano che, per conoscerle tutte, ci vogliono anni. E io ho ancora molta strada da fare per conoscerle tutte.


Nessun commento:

Posta un commento