giovedì 12 luglio 2018

Festa Campagnola @ Tignano 2018

La festa campagnola di Tignano (frazione di Sasso Marconi) è una kermesse unica nel suo genere. Situata in mezzo agli appennini bolognesi tra i comuni di Sasso Marconi e  Monte San Pietro, questa festa  profuma d'antico, di quando si festeggiava sull'aia, in mezzo ai filari di viti e frutta.

Quest'anno, poi, proprio sopra i terrazzamenti su cui sono posti i tavoli per mangiare, c'è un bellissimo campo di girasoli che sembra un fiume giallo che scende dalla collina.
La festa è promossa dai Circoli del PD dei comuni di Sasso Marconi e Monte San Pietro. Ma è una kermesse che va oltre, che coinvolge un intero territorio, grazie all'impegno dei residenti locali ce numerosi contribuiscono al buon funzionamento dell'iniziativa.

La festa durerà tutto il mese di luglio, dal giovedì alla domenica (solo a cena, dalle 19 alle 22), saranno aperti lo stand del ristorante, gli spettacoli (sempre rigorosamente gratuiti) e lo spazio dei dolci.

Cucina locale e di pesce

Ballo liscio

Tanto fresco







martedì 22 maggio 2018

Odiatori virtuali, linguaggio dell'odio e educazione 2.0. Anche a livello locale si può fare qualcosa.

Le idee si possono discutere
Le persone si devono rispettare

Almeno i bulli da marciapiede ci mettono la faccia. Si prendono la briga d'insultare il prossimo vis a vis senza nascondersi dietro uno schermo e dietro una reciproca virtuale assenza data dal fatto che gli haters, di fatto, non conoscono fisicamente la persona che insultano.
E' in questo gap che si nasconde il seme della violenza verbale cui gli odiatori della Rete sono capaci d'arrivare. Il presunto anonimato concesso da internet in questa piazza globale dove tutti si sentono autorizzati a parlare su tutto ha scatenato quella che si sta trasformando in un'emergenza sociale alla quale è necessario, a tutti i livelli, far fronte.
Per comprendere il fenomeno degli haters bisogna capire con chi si ha a che fare. Si tratta di uomini e donne di ogni estrazione sociale e con i lavori più disparati che formano un popolo nel popolo e che hanno trasformando i social network in un luogo d'odio più che libero scambio d'idee. E anche nel nostro piccolo, pure a Sasso Marconi, vi sono alcuni soggetti che per il loro comportamento sono ascrivibili a questa categoria.

A volte, magari in modo inconsapevole, può essere capitato anche a tanti di noi d'alzare i toni e scrivere cose poco piacevoli nei confronti di nostri interlocutori virtuali (a tal proposito, se in passato qualcuno/a si è risentito di certi miei commenti, mi scuso per la mancanza di sensibilità), ma quando parliamo di haters ci riferiamo a persone che, spesso nascoste dietro un nickname (che nelle piccole realtà come quella di Sasso Marconi è facile individuare), scrivono in modo seriale e compulsivo frasi ed epiteti carichi d'odio, volti a umiliare e/o minacciare l'interlocutore. Infatti il campo semantico preferito per veicolare l'odio in Rete è quello legato alla morte, all'insulto gratuito e becero, al razzismo, alla violenza fisica sputata in faccia con cinismo e spietatezza presupponendo una superiorità verso l'interlocutore che, in sintesi, non dovrebbe stare in questo mondo. 
Quello che sfugge all'hater medio è che dietro il profilo insultato ci sia un essere umano in carne e ossa, una persona con una vita vera, una famiglia vera, amici veri e una dignità. La tastiera e i social tolgono umanità agli esseri umani e sputare le proprie sentenze vigliacche e gratuite è quanto mai facile. E' come tirare la pietra e nascondere la mano, fingersi bravi ragazzi, buoni padri di famiglia e professionisti impeccabili per poi trasformarsi in seminatori di cattiveria online. 
Regolamentare il fenomeno punendo i responsabili dell'odio social non è facile. Servirebbero leggi globali difficili da applicare visto che, a seconda delle latitudini, un insulto può essere più o meno pesante e quindi il reato più difficile da stabilire.
Quello che servirebbe, anche a livello locale, è una cultura della civiltà online, insegnando a scuola e nella comunità (a Sasso Marconi negli ultimi mesi si sono tenuti alcuni significativi incontri a riguardo) il rispetto per il prossimo e la dignità delle persone che vivono dall'altra parte della tastiera. Una sorta di educazione civica 2.0 della quale si sente profondamente la mancanza. Da questo punto di vista uno spunto interessante arriva del Manifesto della Comunicazione non Ostile, il cui decalogo è riportato sotto: un impegno di responsabilità condivisa per creare una Rete rispettosa e civile, che ci rappresenti e che ci faccia sentire in un luogo sicuro. Scritto e votato da una community di oltre 300 comunicatori, blogger e influencer, è una carta con 10 princìpi utili a ridefinire lo stile con cui stare in Rete.



mercoledì 25 aprile 2018

I luoghi del cuore di Sasso Marconi (secondo gli utenti di Facebook)

Lunedì 16 aprile 2018, nel gruppo Facebook denominato "Sei di Sasso Marconi se...", è stata lanciata una piccola indagine sui luoghi del cuore: gli iscritti al gruppo sono stati invitati a segnalare ambiti del territorio di Sasso Marconi che sentono particolarmente cari e importanti e che vorrebbero fossero ricordati per ciò che rappresentano e hanno rappresentato. Questi posti sono collante tra le persone e le generazioni perchè evocano l'orizzonte non solo fisico ma di senso che regola la convivenza in un luogo concreto. Quindi, facendosi aiutare da un luogo virtuale come il social network per eccellenza, si è cercato d'individuare quali sono i luoghi (fisici) del cuore e del ricordo per cittadini ed ex residenti di Sasso.
La richiesta d'indicare quali sono i contesti che più emozionano gli internauti ha coinvolto oltre 120 iscritti al gruppo che hanno cortesemente espresso le proprie preferenze.
E' emerso che a rappresentare i contesti più emozionanti sono colline, prati, parchi e anfratti che contornano il territorio di Sasso Marconi e loro rendono un luogo particolarmente incantevole e accogliente. La località più citata sono i prati di Mugnano: indicata da oltre 1/3 dei partecipanti all'indagine come il posto che evoca loro i ricordi più piacevoli.
Un altro luogo gettonatissimo è il ponte di Vizzano che, insieme a Palazzo de Rossi (ove si tiene l'antica Fira di Sdaz) ha riscosso grandi apprezzamenti.
Visione area dell'Area di Palazzo de Rossi (immagine dal web)
Particolare del ponte di Vizzano (immagine dal web)
Altra località segnalata da molti è stato il fosso del diavolo,
oggi un pò dimesso e utilizzato per lo più da cittadini anziani che tra il torrente e lo stradello coltivano orti.

Le colline di Moglio, sopra la frazione di Borgonuovo (che in passato si chiamava appunto Moglio), hanno ricevuto più di 20 citazioni. Così come sono state più volte indicate le località di Mongardino, Monte Adone e Badolo con la sua rocca a strapiombo oggi meta di molti climber.
La valle del Reno vista dalle colline di Moglio

  Bologna e la pianura viste dalle colline di Moglio
I più anziani hanno espresso grande calore, ma anche rimpianto, nei confronti del parco di Villa Marini (sede della scuola primaria a tempo pieno)
e, soprattutto, della vecchia piazza dei martiri sulla quale un tempo sorgevano due baracchine (una rivendita di giornali e una gelateria) e 3 bar s'affacciavano sulla piazza, rendendola un importante punto di riferimento per la comunità locale.
Piazza Martiri (già piazza Roma). Immagine ripresa dal sito sassomarconifoto.it 
In definitiva, Sasso Marconi risulta amatissima dai suoi cittadini in particolare per i suoi paesaggi e i suoi luoghi immersi nel verde delle colline marconiane.
In alcuni commenti è presente nostalgia, in particolare dei luoghi che col tempo hanno cambiato fisionomia e frequentazioni. Alcuni internauti sembrano avere malinconia dei tempi che furono e auspicano un ritorno - almeno in parte - ai fasti del passato. In particolare la piazza principale del capoluogo era descritta come viva e vivace e ora come un luogo spoglio e un pò anonimo. 

P.s: chi desiderasse altre immagini o approfondire aspetti sul territorio di Sasso Marconi si consigliano i seguenti siti:
- Sasso Marconi Foto: www.sassomarconifoto.it
- Pro Loco Sasso Marconi: www.prolocosassomarconi.org 

venerdì 13 aprile 2018

Festa Unità @ Parco del Chiù 2018: dal 29 Aprile al 3giugno

Benvenuti anche quest'anno a Pontecchio alla Festa de l’Unità  al Parco del Chiù organizzata dal PD di Sasso Marconi e Monte San Pietro. Dall'ultimo fine settimana di aprile al primo fine settimana di giugno, si terrà la tradizionale kermesse con tanto buon cibo, musica, relax.





martedì 27 marzo 2018

Valorizzare i prodotti locali. A Sasso Marconi andrebbe istituita la Denominazione Origine Comunale

Oltre ai tradizionali marchi di qualità Ue per cibi e bevande (Dop, Igp, Stg) in Italia abbiamo un altro marchio di riconoscimento, meno noto: De.Co. (Denominazione Comunale d’origine). 
Di che si tratta? Le Denominazioni Comunali D'Origine (De.C.O.) sono marchi di garanzia nati in seguito alla legge nº 142 dell'8 giugno 1990, che consente ai Comuni la facoltà di disciplinare, nell'ambito dei principi sul decentramento amministrativo, in materia di valorizzazione delle attività agroalimentari tradizionali.
La Denominazione Comunale d’origine (a differenza dei marchi Dop, Igp e Stg) non è un marchio di qualità. È un’attestazione comunale, un certificato notarile che viene approvato a seguito di delibera comunale e contrassegnato dal sindaco, e che attesta che un determinato prodotto è un prodotto tipico e caratteristico di quel territorio comunale, e ha un valore identitario forte per quella comunità.
La "Denominazione comunale" fu una intuizione del noto enogastronomo e giornalista Luigi Veronelli (1926-2004) che, alla fine degli anni '90, iniziò un nuovo percorso di valorizzazione e promozione di quelle produzioni di nicchia, esclusive di un comprensorio comunale, che non avrebbero potuto ottenere i blasonati marchi di tipicità citati sopra. Veronelli sosteneva che "per restituire ai cittadini, agli abitanti dei comuni il loro patrimonio, il frutto della fatica di tanti anni, io vorrei che i sindaci si facessero attivi per un "certificato di origine" di ciascuno dei prodotti che nasce e che è confezionato nella loro terra".
La De.c.o. è attualmente un percorso di sviluppo integrato e marketing territoriale che ogni Comune può intraprendere per valorizzare quei prodotti, agroalimentari o artigianali, locali e caratteristici realizzati all'interno dei confini comunali. 
La De.c.o. si concretizza nel marchio che viene attribuito ad un determinato prodotto previa approvazione, da parte del Consiglio comunale, di un'apposita delibera che sancisce e regola l'attribuzione del marchio stesso, la gestione dell'uso del medesimo e la caratterizzazione del prodotto tramite un apposito Regolamento, nonché specifici disciplinari, registro comunale dei produttori che quali hanno le caratteristiche per realizzare e commercializzare i prodotti a marchio De.c.o.
Il certificato De.Co. può essere rilasciato a un prodotto alimentare o a una ricetta, ma anche a un prodotto dell’artigianato locale, a una festa, una fiera, una sagra, o una certa pratica (per esempio una tecnica di coltivazione, di allevamento o di pesca).
Una novità che il Comune di Sasso Marconi dovrebbe fare propria date le numerose eccellenze che caratterizzano il nostro territorio. Ciò potrebbe rivestire grandi potenzialità  d'indotto. Non semplicemente un’etichetta da applicare ad un prodotto, ma un percorso di promozione. 
Pensiamo, ad esempio, al rapporto tra Sasso Marconi e il tartufo. L’associazione dei tartufai con il suo lavoro e le sagre (quella tradizionale autunnale e quella nuova di giugno) hanno dato il vero gusto di questo prodotto della terra alla gente. E' vero che la Tartufesta è già inserite in un contesto territoriale più ampio ma dare una connotazione con significativo imprinting locale a questo come altri prodotti, è sicuramente utile per valorizzare il lavoro della filiera locale e delle associazioni che operano nel territorio sassese.
In conclusione la Denominazione Comunale d'Origine può rappresentare la nuova frontiera su cui potrebbe agire l'Amministrazione Locale per salvaguardare l'identità del nostro territorio. Essa è già stata adottata da oltre 400 comuni italiani per tutelare e valorizzare in primis la produzione tipica del mondo agricolo, ma anche i piatti della tradizione e alcuni prodotti artigianali di eccellenza. Si tratta di un sistema che vuole difendere il locale rispetto al fenomeno della globalizzazione, la quale tende ad omogeneizzare prodotti e sapori.

venerdì 16 marzo 2018

A Sasso Marconi si preparano liste e movimenti in vista delle elezioni per il nuovo sindaco

Anche a Sasso Marconi qualcosa si muove nella politica locale. Dopo il predominio degli hastag imposto in questi anni dal primo cittadino Stefano Mazzetti e un'opposizione spesso in sordina, la situazione si sta sbloccando: i cittadini, e in particolare il popolo del web, stanno affilando le armi in vista delle Elezioni Amministrative del 2019.
Leggendo sui social network sembra siano già in pista numerose liste che al proprio interno racchiudono le principali istanze dei cittadini di Sasso Marconi. A quanto si legge c'è assoluta volontà di cambiare e rinnovare. Da questo punto di vista Facebook sta offrendo numerosi spunti. E' soprattutto grazie ai social che si stanno creando gruppi e movimenti vogliosi di scalare il municipio di Sasso Marconi per scegliere il nuovo sindaco.
Forza Sgambatoio: questa lista animalista, ambientalista, vegetariana, vegana, fruttariana e respiana, ha come primo obiettivo creare la più grande area di sgambamento d'Italia per ovviare a quello che sembra essere il primo problema dei cittadini di Sasso Marconi, avendo questi oltre 2.500 cani. Un altro segnale che questa lista intende offrire è rivolto alla gioventù: eliminazione della carne dai menù delle scuole di Sasso Marconi sostituendola con tofu e seitan. Un terzo importante punto programmatico afferisce la delocalizazione di macellerie, salumerie e allevamenti al di fuori del territorio di Sasso Marconi per non rendersi complici dell'omicidio di maiali, polli e bovini. Inoltre chi avesse la sfortuna di investire un animale selvatico - tipo capriolo o cinghiale - riceverà il Daspo urbano e sarà espulso dal paese.
Anche Sasso ha il suo MoVimento però non è 5 Stelle bensì Movimento 5 Crescentine. Nasce per contrastare le liste civiche vegane/vegetariane e rilanciare un prodotto tipico locale che trova moltissimi estimatori ma anche ottimi preparatoriIl M5C ha già coniato efficaci slogan per accattivarsi gli elettori: Lardo ai giovani e Più strutto per tutti. Può inoltre contare sull'appoggio di allevatori, norcini, salumieri e macellai locali, con uno sponsor (sebbene interessato) rappresentato dalle principali industrie farmaceutiche. In caso di vittoria elettorale a Sasso Marconi sarà istituito il Colesterolo Day e successivamente nel menù delle scuole primarie saranno introdotte crescentine al posto del pane e tutti i venerdì borlenghi per pranzo.
Lista per l'autodeterminazione degli automobilisti. Parafrasando il personaggio di Jhonny Stecchino: il problema di Sasso Marconi è il traffico. Questi, nonostante l'apertura del Casello Autostradale di Borgonuovo, è ancora congestionato. Sta così formandosi un gruppo che ha come obiettivo quello del cambio di paradigma nella gestione della viabilità locale: niente più autovelox, limiti di velocità, stop e semafori. Tutto dev'essere lasciato alla sensibilità e attenzione del singolo automobilista il quale saprà regolarsi e gestirà al meglio le proprie prestazioni. La nascitura lista, in caso di vittoria elettorale, promuoverà corsi di guida sportiva per gli over 65enni che portano il cappello in auto e una gara di rally intorno alle colline marconiane per incentivare il turismo. Sarà quindi proibita la circolazione alle auto Diesel sotto il 2.000 cc di cilindrata, alle auto a metano e GPL. Tutti i soldi per gli investimenti saranno dirottati per la realizzazione di un tunnel che dalle Ganzole arrivi a Pian di Macina. Infine la lista chiederà di togliere il Telepass dal casello di Borgonuovo e introdurre la modalità di pagamento solo tramite dobloni d'oro o monete d'argento d'antico conio.
Lista anti-MircaRisi. La passionaria del PD di Sasso Marconi è forse la più invisa sui gruppi di Facebook che parlano del paese. Ma è anche colei che non teme di metterci la faccia. Questo, però, la rende il parafulmine dell'Amministrazione Locale, che sentitamente ringrazia per il martirio. In compenso c'è un nutrito gruppo di cittadini e qualche troll che non manca di polemizzare con la Giovanna D'Arco dei renziani, rea di gestire in modo antidemocratico il gruppo Facebook Sei di Sasso Marconi se... la Lista nero-verdepadano nata contro Mirca ha come primo punto programmatico quello di chiudere il summenzionato gruppo e successivamente deportare la Dolores Ibarruri de noantri in un agriturismo del Principato di Mongardino dove sarà rinchiusa in attesa di processo online da parte del Popolo della Rete.
Movimento dei MaiContenti. Probabilmente quello che raggruppa il maggior numero di consensi e su cui, in particolare dopo questo articolo, potrebbero convergere alcune liste sopraccitate:
- primo punto del programma elettorale: individuare un capro espiatorio, cosa assai semplice visto lo stato in cui versa la politica in questo periodo storico;
- secondo punto: lamentarsi di come tutto sia peggiorato rispetto il passato;
- terzo punto: spiegare come gestirebbero la cosa pubblica al posto di chi governa anche se a governare dovessero esser loro;
- quarto punto: incazzarsi e denigrare chi fa notare che i problemi molto difficilmente si possono risolvere con post indignati sui social network ma sarebbe più opportuno utilizzare i canali istituzionali;
- quinto punto: creare un tribunale online in cui processare pubblicamente tutti i conniventi con le passate e l'attuale amministrazione comunale;
- sesto punto: abolizione del portale web del Comune di Sasso Marconi, sostituendolo con una pagina Facebook creata ad hoc i cui amministratori saranno eletti tra coloro che  hanno scritto il più alto numero di post e commenti contro sindaco e giunta comunale.
- settimo punto: utilizzare i social per le scelte fondamentali dell'amministrazione pubblica. Ad esempio: approvazione del bilancio o degli investimenti tramite 1 like su Facebook = 1 voto.
- Ultimo ma non ultimo mettere a tacere l'estensore* di questo post.

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