giovedì 7 aprile 2016

Nonno Baldo: esempio di civismo e voglia di vivere

Il signore ritratto nelle immagini sottostanti è Baldo. Bolognese doc, compirà 95 anni ad agosto e nonostante l'età dimostra ancora tanta voglia di vivere e fare. Domenica scorsa, vista la giornata mite e asciutta, è uscito di casa alle 8:30, è sceso in garage, ha preso gli attrezzi e ha ripulito dalle erbacce il marciapiede di via del lavoro, in centro a Sasso Marconi.
Baldo non sta sui social network a pontificare - come ad esempio il sottoscritto - anzi non sa proprio cosa siano le reti sociali online. E' però a conoscenza che se non si tolgono le piante infestanti tra il muretto di cemento (o il marciapiede) e l'asfalto, queste possono creare danni. Così si arma di pazienza e strumenti adatti e, quando la salute glielo consente, si mette a fare pulizia di fronte a casa, sia la sua, sia quella dei dirimpettai.
Baldo è quello che, in gergo bolognese, viene definito umarell o umarein: una persona anziana che, nella vulgata popolare, sta con le mani dietro la schiena a guardare i cantieri. Ma nella realtà gli umarell sono molto attivi e attenti. Hanno cura del territorio in cui vivono e non si perdono in chiacchiere ma sono abituati a fare, dato che sono nati e cresciuti in epoche non facili. Quelli della generazione di Baldo, ad esempio, hanno vissuto la seconda guerra mondiale, spesso si sono rifugiati sui monti per scappare alla leva obbligatoria imposta dai fascisti dopo l'armistizio. In molti casi si sono uniti alle bande partigiane. Poi, terminato il secondo conflitto mondiale, hanno partecipato attivamente alla ricostruzione del paese e, nel caso bolognese, al rilancio dell'economia che ha fatto sì che questa terra diventasse tra le più ricce e vivibili d'Italia ed Europa.
Baldo ha numerosi acciacchi dovuti all'età, però ha una famiglia accanto che gli vuole bene e lo supporta. Così, nonostante gli anni, vive ancora nella propria casa - insieme alla moglie Rina di un anno più giovane - ed è ancora in grado di fare e rendersi utile. 
Baldo, senza tante chiacchiere, anzi con grande discrezione, si prodiga - come si vede dalle foto - ancora in piccole attività, sia per sè che per il vicinato. Quando domenica mi sono affacciato sul balcone e l'ho visto lavorare, mi ha salutato e m'ha fatto cenno di non dir nulla alle figlie poichè queste non vogliono che s'affatichi. Ovviamente, dato che il paese è piccolo e le figlie abitano poco distanti, lo sono venute a sapere in breve tempo. Ma gente con Baldo non la si può fermare. Ed è giusto così.


P.s: Baldo ci ha lasciati nella serata del 2 luglio 2016.

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