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lunedì 29 febbraio 2016

Diamo i numeri su Sasso Marconi/3

Economia e Lavoro
Il reddito pro capite è utilizzato per misurare il grado di benessere di una determinata popolazione comparandolo con altri paesi o città. E' altresì vero che numerosi studiosi ritengono che il indicatore non sia esaustivo per calcolare il grado di benessere di un determinato territorio. Nuove teorie stanno lentamente progredendo a partire dal concetto di economia relazionale: una branca delle scienze economiche che studia un territorio non solo dal punto di vista del PIL prodotto ma anche dallo scambio di valore umano, dalla solidarietà e dalla condivisione. Aspetti non di poco conto, soprattutto se vogliamo vedere qual è la qualità di vita in comunità medio-piccole.
Se ci limitiamo a osservare Sasso Marconi con gli strumenti economici classici, vediamo che è il terzo comune della Provincia di Bologna con Reddito Medio pro capite più alto (€ 17.976). Lo precedono San Lazzaro e Bologna.
Da un’indagine de Il Sole24ore scopriamo inoltre che nel 2015 Sasso Marconi è risultato essere il 108° comune più ricco d’Italia, con un Reddito Imponibile Medio (questi viene calcolato tramite la suddivisione del reddito dei dichiaranti e non di tutta la popolazione residente in un determinato contesto) pari a 24.252 €, con un incremento dell’1,8% rispetto il 2014. 

A Sasso Marconi, al primo Gennaio 2015, erano presenti 396 aziende. Le sottocategorie principali afferiscono a: Alimentari (14), Agenti e Rappresentanti di Commercio (13), Bar e Caffetterie (12), Abbigliamento (10), Imprese Edili (10), Ristoranti (10), Impianti Elettrici, Civili ed Industriali - Installazione (9), Studi Tecnici ed Industriali (9), Parrucchieri (8), Banche e Istituti di Credito (5), Autofficine e Centri Assistenza (5), Studi Medici Generici (5), Ingegneri (5) Autotrasporti (5), Agriturismi (6), Assicurazioni (5).

Lotta all’evasione
Il Comune di Sasso Marconi - ha tenuto spesso a sottolineare l'amministrazione locale - è da molti anni impegnato nella lotta all’evasione fiscale, sia attraverso il progetto di recupero evasione delle tasse locali, sia attraverso la collaborazione con l’Agenzia delle entrate. Oltre 3 milioni di Euro accertati (tra il 2009 e il 2013) di evasione Ici/Tarsu/Agenzia entrate. Al 1 primo gennaio 2014 erano stati accertati oltre 1 milione di Euro d'imposte recuperate, mettendo Sasso Marconi al terzo posto tra tutti i Comuni della provincia di Bologna (compreso il capoluogo) per capacità di recupero dell'evasione fiscale.

Associazionismo
Se guardiamo al capitale sociale (nell'accezione sociologica del termine) rappresentato dalle associazioni attive sul territorio, vediamo che le realtà censite (sebbene il dato non sia del tutto aggiornato) dal Comune di Sasso Marconi sono quasi cento, così suddivise:
-          Ambito sociale: 43
-          Ambito culturale: 25
-          Ambito sportivo: 23
-          Altro (non specificato): 12
Questo è un indicatore di una grande vitalità anche se, per certi aspetti, di una certa dispersione del capitale umano poichè vi sono realtà con un esiguo numero d'iscritti, in un momento storico in cui si sta palesando un calo del numero di associazioni e volontari.
Grazie alla collaborazione con Amministrazione Comunale, Pro Loco, InfoSasso e associazioni di categoria (ad esempio ASCOM) e parrocchie, sono numerose le attività svolte nel corso dell'anno per animare la città e le frazioni. Pensiamo, ad esempio a:
-          Carnevale a febbraio
-          Notte blu a metà giugno: fortemente voluta dai commercianti del centro
-          Serate estive nei mesi di giugno, luglio e settembre
-          Fira di sdaz il primo weekend di settembre
-          Tartufesta tra fine ottobre e il primo fine settimana di novembre
-          Natale in piazza: il secondo weekend di dicembre
-          Festa de L'Unità nel capoluogo e nella frazione di Tignano
-     Sagre e celebrazioni legate i patroni locali del capoluogo e delle frazioni
-          Rievocazione storica "Nicolosa va in sposa" presso la frazione di Fontana: fine giugno
-     Corsi di vario tipo promossi dalle realtà operanti sul territorio, a partire da quello sul primo soccorso da parte della Pubblica Assistenza fino all'ultimo nato (promossa da Pro Loco) per imparare a tirare la sfoglia e fare i tortellini
-          Mercatino dell'usato a Tignano e in via dell'Orologio
-          Raccolta alimenti e altri beni per i più bisognosi organizzate da commercianti e associazioni di volontariato

Mezzi a motore immatricolati nel comune di Sasso Marconi
Secondo i dati ACI, il parco veicolare nel comune di Sasso Marconi al 31 dicembre del 2013 (in base alle registrazioni nel PRA) constava di 9.500 automobili (praticamente 647 auto ogni mille abitanti) e quasi 1.900 motocicli. Elevato anche il numero di mezzi per il trasporto merci (1.082), anche se il dato, rispetto i due precedentemente citati, è rimasto stabile nel corso degli 10 anni. 

Conclusioni
Da una prima analisi dei dati s'evince che a Sasso Marconi c'è benessere economico: un territorio tra i più ricchi d'Emilia e d'Italia, dove però anche acquistare un garage è oneroso.
Gli indici presentati in un precedente post evidenziano alcuni aspetti preoccupanti, anche se in linea con i macro dati a livello regionale e nazionale. La comunità sassese sta significativamente invecchiando: il terzo comune con il più basso tasso di natalità nella realtà metropolitana bolognese, preceduto solo Val Samoggia e Malalbergo. Sebbene il numero di bambini e preadolescenti sia in costante aumento, progredisce più velocemente il numero di over 65enni. Ciò significa che le due fasce di popolazione più vulnerabili e bisognose di cura creeranno una crescente domanda di servizi. Non solo servizi dedicati all'assistenza, ma anche attività ludico-ricreative e culturali. Se osserviamo la nostra realtà possiamo effettivamente notare una crescita nell'offerta, in particolare di servizi (sia profit che non profit) verso l'infanzia, e in misura minore verso la popolazione anziana, basti pensare alla vivacità dei centri sociali e delle associazioni sportive.
Molte le attività promosse dai commercianti, anche con in collaborazione con ente locale, Pro Loco e associazioni di categoria. Eventi che coinvolgono centinaia, talvolta migliaia, di persone e vivacizzano il territorio. 
In definitiva Sasso Marconi dispone ancora di un elevato capitale sociale, dato dalla vivacità sia dei singoli che delle associazioni. L'istituzione locale, invece, sembra iniziare a risente dei tagli operati dallo Stato centrale che negli ultimi anni ha ridotto i finanziamenti (compresa la recente e poco efficace spending reviewagli enti locali e limitato moltissimo la possibilità d'investimenti (patto di stabilità che solo quest'anno, grazie al governo governo Renzi, è stato allentato). Va inoltre ricordato il problema del turn over dei dipendenti degli enti pubblici che, nel caso di Sasso Marconi, sono sono calati di oltre il 10% nel giro di pochissimi anni, con rischi per la tenuta dei servizi e l'efficienza della macchina comunale, da sempre uno dei fiori all'occhiello della comunità sassese. Attualmente sono al vaglio alcune ipotesi per superare quest'impasse, tra cui la fusione con altri comuni. 

lunedì 22 febbraio 2016

Diamo i numeri su Sasso marconi/2

INDICI

Indice di vecchiaia
Rappresenta il grado di invecchiamento di una popolazione. È il rapporto percentuale tra il numero degli ultrassessantacinquenni ed il numero dei giovani fino ai 14 anni. Nel 2015 l'indice di vecchiaia per il comune di Sasso Marconi dice che ci sono 193,6 anziani ogni 100 giovani. La media regionale è 171,4, quella nazionale si attesta su 154 anziani ogni 100. 

Indice di dipendenza strutturale
Rappresenta il carico sociale ed economico della popolazione non attiva (0-14 anni e 65 anni ed oltre) su quella attiva (15-64 anni). Ad esempio, teoricamente, a Sasso Marconi nel 2015 ci sono 67,4 individui a carico, ogni 100 che lavorano.

Indice di ricambio della popolazione attiva
Rappresenta il rapporto percentuale tra la fascia di popolazione che sta per andare in pensione (55-64 anni) e quella che sta per entrare nel mondo del lavoro (15-24 anni). La popolazione attiva è tanto più giovane quanto più l'indicatore è minore di 100. Ad esempio, a Sasso Marconi nel 2015 l'indice di ricambio è 157,8 e significa che la popolazione in età lavorativa è molto anziana.

Indice di struttura della popolazione attiva
Rappresenta il grado di invecchiamento della popolazione in età lavorativa. È il rapporto percentuale tra la parte di popolazione in età lavorativa più anziana (40-64 anni) e quella più giovane (15-39 anni). Un valore contenuto dell’indice evidenzia una struttura per età più giovane della popolazione potenzialmente lavorativa e quindi maggiori possibilità di dinamismo e di adattamento al lavoro. Ad esempio, a Sasso Marconi questo valore è in costante aumento, significativamente superiore alla media regionale che s'attesta intorno a 137.

Indice di natalità
Rappresenta il numero medio di nascite in un anno ogni mille abitanti. Per quanto riguarda Sasso Marconi è in costante calo da 12 anni a questa parte. L'ultimo dato disponibile è del 2014: l'indice s'attestava a 6,7 nascite ogni mille residenti. 

Indice di mortalità
Rappresenta il numero medio di decessi in un anno ogni mille abitanti. Nel territorio di Sasso Marconi questo indicatore risulta abbastanza stabile nel corso degli anni 2000. L'ultima rilevazione, risalente ad inizio 2014, ci informa che nel 2013 si erano avuti 11,3 morti ogni 1000 abitanti. 



lunedì 15 febbraio 2016

Diamo i numeri su Sasso Marconi/1

Per comprendere una luogo bisogna viverlo. Penso che su questo non ci siano dubbi. Ma anche studiare i dati su popolazione, reddito e altri aspetti socio-economici, ha una valenza per capire dove ci troviamo e quale evoluzione (o involuzione) può avere la comunità che si frequenta.
Ho cercato alcuni dati riguardanti Sasso Marconi e redatto una breve analisi. Di seguito riporto alcune informazioni e indici che possono essere utili per un approccio oggettivo al territorio sassese.

Sasso Marconi e il suo territorio
  • Popolazione residente al 31/12/2014: 14.612
  • Kmq di estensione: 97,20 
  • Altitudine: 128 m s.l.m. 
  • Densità demografica (abitanti a Kmq): 151,29 
  • Km di strade (pubbliche e private): 344 
  • Tonnellate di rifiuti trattati: 7.476 
  • Km di rete fognaria (collettori principali): 42 
  • Km di rete idrica: 229 
  • Km di rete gas: 77 
  • Km di illuminazione pubblica: 37 
  • Mq. di verde pubblico: 1.658.092 
  • Superficie verde pubblico: 113 mq. x abitante
  • Spazi attrezzati a parco 30 mq x abitante

Struttura della popolazione di Sasso Marconi dal 2002 al 2015
L'analisi della struttura per età della popolazione considera tre fasce di età: giovani 0-14 anni, adulti 15-64 anni e anziani 65 anni ed oltre. In base alle diverse proporzioni fra tali fasce di età, la struttura di una popolazione viene definita di tipo progressiva, stazionaria, regressiva a seconda che la popolazione giovane sia maggiore, equivalente o minore di quella anziana.
Lo studio di tali rapporti è importante per valutare alcuni impatti sul sistema sociale, ad esempio sul sistema lavorativo o su quello sanitario.
A Sasso Marconi, come si evince dai grafici riportati sotto, la struttura della popolazione è regressiva poichè, sebbene aumentino sensibilmente i giovani tra 0 e 14 anni (si è passati dall'11,7% del 2002 al 13,7% del 2015) aumentano molto di più gli over 65enni (passati dal 20,5% della popolazione al 26,5% attuale). Questo comporta un costante e progressivo aumento dell'età media della popolazione e in particolare dei grandi anziani, ovvero di coloro che hanno più di 75 anni d'età. Ciò, inevitabilmente, avrà un'impatto sia sui servizi alla persona che sulla struttura sociale ed economica di Sasso Marconi.



La popolazione di Sasso Marconi, nel corso degli ultimi 15 anni è aumentata di circa 1.000 unità. Anche se in questi due lustri si è avuto uno scostamento minimo: dal 2007 al 2014 vi è stata un'oscillazione di poche decine di residenti, in entrata ed uscita, che ha fatto si che il numero di abitanti restasse praticamente stabile.


Presenza stranieri
La percentuale di cittadini stranieri residenti nel comune di Sasso Marconi nel 2015 è pari al 6,7% della popolazione residente. E’ in lenta ma costante crescita, sebbene significativamente inferiore rispetto quasi tutti gli altri comuni della provincia di Bologna.


Tra gli stranieri maggiormente presenti nel territorio di Sasso Marconi ci sono (in ordine di numero di presenze): romeni, marocchini, albanesi, moldavi, ucraini, tunisini, polacchi, bengalesi, filippini, cingalesi, indiani, serbi, russi, cinesi, britannici, statunitensi, spagnoli, croati, macedoni, bielorussi.



[Continua...]

lunedì 8 febbraio 2016

I dati socio-demografici mostrano la dura realtà italiana

Dove sta andando il nostro Paese? E' ben riposto l'ottimismo del premier Renzi? E lo scetticismo e la rabbia hanno senso oppure sono eccessive o magari indirizzate verso obiettivi errati?
Le considerazioni di seguito riportate sono suffragate da dati e link ad articoli (principalmente da Il Sole24Ore) e afferiscono precipuamente a indicatori socio-demografici. 
In queste settimane sono uscite alcune indagini che mostrano come nel 2015 in Italia siano decedute oltre 68.000 persone in più rispetto l'anno precedente. I ricercatori dell’Università di Milano Bicocca parlano di  un collasso demografico sempre più allarmante che si deve a 4 motivi:
- crollo della natalità
- aumento della mortalità
- drastico calo dell’immigrazione
- fuga all’estero dei giovani più qualificati
Innanzitutto c’è il crollo delle nascite, che già nel 2014 ci aveva fatto toccare il record negativo della peggior natalità dal 1861, anno dell’Unità d’Italia, anche se purtroppo è risaputo che il nostro Paese non ama i bambiniPoi c’è un ancora poco chiaro aumento dei decessi, sebbene l'ISTAT si sia affrettata a chiarire che è presto per affermare che sia così.Il nostro Paese non riesce più ad attrarre l’immigrazione, nemmeno quella poco qualificata, che pure aveva dato una mano al Paese sia sul fronte natalità che su quello lavoro (e quindi della tenuta del sistema previdenziale).Al contrario, l’Italia assiste impotente a una continua fuga all’estero di giovani qualificati. Nel 2014 vi sono stati oltre 100mila italiani emigrati oltreconfine, come risulta dai dati dell’Aire, l’Anagrafe italiana dei residenti all’estero.Tra i quattro nodi forse il peggiore è proprio quello della fuga di cervelli
Il demografo Gian Carlo Blangiardo, docente all’Università di Milano Bicocca ha calcolato che in media il compimento del percorso scolastico di uno studente italiano costa alle casse pubbliche (cioè a noi tutti) circa 100mila euro. Bene: questo studente, una volta laureato, non trovando soddisfazioni professionali in Italia se ne scappa in Germania, Gran Bretagna o Stati Uniti, e con le sue competenze crea valore in quelle economie (versando in quegli Stati esteri i suoi contributi previdenziali). Ecco che i 100mila euro italiani serviti a formare quel professionista italiano che non trova lavoro nel nostro Paese volano oltreconfine. Forse per sempre.Un capitolo a parte, inquietante, riguarda l’aumento dei decessi. «Obbedendo a logiche inattese e tuttora da approfondire, i decessi hanno subito una brusca impennata, tale da accreditare l’ipotesi di un altro record: quello della più alta crescita del numero di morti in un anno non perturbato da eventi bellici», spiegano i demografi dell'Università Bicocca. Dai bilanci demografici mensili forniti dall’Istat si rileva infatti come il totale dei morti in Italia nei primi otto mesi del 2015 sia aumentato di 45mila unità rispetto agli stessi primi otto mesi del 2014. «La cosa non è affatto marginale se si pensa che ciò corrisponde a un aumento dell’11,3% e che, se confermato su base annua, porterebbe a 666mila morti nel 2015 contro i 598mila dello scorso anno», sottolinea il demografo. Che aggiunge: «per trovare un’analoga impennata della mortalità, con ordini di grandezza comparabili, si deve tornare indietro sino al 1943 e, prima ancora, occorre risalire agli anni tra il 1915 e il 1918».
Se confermato, quello del 2015 sarebbe un triste primato in tempo di pace. Tali dati andrebbero sviscerati senza ricorrere alle solite categorie che siamo abituati a leggere sui social network, che non aiutano a identificare le cause e le possibili soluzioni, ma provando a comprendere, con l'aiuto della demografia, com'è possibile sia potuto accadere ciò e cosa si può fare per invertire una tendenza che, vista la situazione italiana, potrebbe protrarsi ancora a lungo, visti anche gli ultimi dati e le notizie di questi giorni.
Inoltre, nella situazione in cui ci troviamo, c'è il rischio di essere condannati a non invecchiare. O meglio a non diventare adulti. Una minaccia che, come hanno rammentato di recente Ezio Mauro (su La Repubblica) e Gustavo Zagrebelsky (in un saggio pubblicato da Einaudi), incombe sugli italiani. I due pensatori affermano che siamo abitanti di un Paese che non c'è. In un tempo che non c'è. Per questo dovremmo fare appello alla demografia. Leggerne le indicazioni e gli ammonimenti. Ma per non estinguerci, per non finire ai margini, dovremmo davvero chiudere le frontiere. Verso Nord. Per impedire ai nostri giovani di andarsene altrove. E di lasciarci "a casa nostra". Sempre più vecchi. Sempre più soli. Sempre più incazzati. Con gli altri. Ma, in realtà: con noi stessi.