lunedì 12 settembre 2016

Fira di Sdaz di Pontecchio Marconi ovvero "una grande festa popolare, un momento d'aggregazione irrinunciabile per grandi e piccini, un'occasione per conoscere le tradizioni enogastronomiche dell'appennino, un rituale vivace in cui mescolano colori, suoni, sapori della cultura contadina". 
Ho preso in prestito le azzeccate parole di Silverio Ventura, presidente dell'Associazione Fiera di Pontecchio, poichè mi sembrano la chiosa ideale per descrivere, soprattutto con le immagini a corredo di questo post, quella che a ragione può essere definitiva la quintessenza della storia locale. Se si desidera conoscere questo territorio, chiuso tra gli Appennini e la città di Bologna, una gita alla Fira di Sdaz è d'obbligo. La kermesse si tiene da sempre a cavallo dell'8 settembre e, nei sui 343 anni di storia, non è mai accaduto che sia stata sospesa, neppure durante i tempi bui del secondo conflitto mondiale. Quest'anno l'apertura si è tenuta proprio l'8 settembre, puntale, ad animare il borgo e la corte del cinquecentesco Palazzo de’ Rossi, a Pontecchio. 
Passano gli anni ma la Fiera di Pontecchio conserva intatto un fascino che ci riporta indietro nel tempo, alle tradizioni popolari e alle origini contadine delle genti di Sasso Marconi. 
Prendendo ancora a prestito le parole di Ventura, egli descrive come si sia evoluta negli anni la Fiera: "Una volta andare alla Fira di Sdaz era l’occasione per approvvigionarsi di utensili per la vendemmia, festeggiare il raccolto, acquistare il bestiame e vendere i propri prodotti. Da allora tante cose sono cambiate, ma la manifestazione continua ad essere un importante momento di aggregazione per la gente del luogo e per tanti visitatori (record di presenze: 35.000 nel 2014) e un’occasione per immergersi tra i colori, i suoni e i sapori della cultura contadina, proprio come un tempo".
Anche quest'anno la Fiera si è aperta nel rispetto della tradizione più autentica giovedì 8 settembre, quando Palazzo de’ Rossi ha assunto le sembianze di un borgo rinascimentale ospitando una rievocazione storica in costume con tanto di cena medioevale a lume di candela nel suggestivo contesto del borgo rischiarato dalle torce e popolato da nobildonne, gentiluomini e gente del contado: un’occasione unica per calarsi nell’atmosfera del ‘600, quando la Fiera muoveva i primi passi proprio qui, a Pontecchio, secondo un copione destinato a riproporsi nei secoli.
Nel corso dei 4 giorni sono stati ospitati nell'area artisti, artigiani, bancarelle con prodotti per la casa, il giardino, la cantina e i caratteristici setacci (gli“sdaz”), assaggi golosi di prodotti locali, curiosità e intrattenimento dal mattino a tarda sera. 
La 343ª Fìra di Sdaz ha proposto alcune novità, tra cui uno spazio tematico dedicato allo street food e una birreria con ristoro aperta dal mattino a notte fonda, abbinata ad un’area ristorante (gestito da volontari dell'associazione fiera di Pontecchio) da 350 posti, con nuovi sapori e prodotti tipici.
Tra le novità dell’edizione 2016 c’è stato il concorso a premi “Fornai per un giorno”, che ha premiato le migliori pagnotte preparate con la farina integrale Colle Ameno. Questa farina è un prodotto naturale a Km 0, ricavato da grano antico tenero "Verna". Un'esperienza significativa promossa dal gruppo25aprile*, con la partecipazione di vari sodalizi locali.
Molto belle, interessanti e anche coinvolgenti le iniziative relative la Fattoria, all’interno dell’Area Agricola, dove sono stati riproposti gli antichi mestieri contadini, gli animali domestici, i banchi dei produttori agricoli e le esibizioni dei campanari dell'Associazione Beata Vergine di San Luca. 
Numerosi gli spazi dedicati alle associazioni con il Circolo Filatelico G. Marconi e Gruppo di Studi Progetto 10 Righe (impegnate in promozione e conservazione della storia locale), gli Arceri della Rupe, il Sasso Marconi Calcio, la scuola materna Grimaldi. Senza contare i volontari del C.S.P. Pontecchio che gestivano il parcheggio della Fiera per aiutare a finanziare le attività della loro polisportiva.
Il 10 settembre si è tenuta la Pedalata dell’antica Fiera, con gare di e-bike e mountain-bike a coppie in staffetta, a cura dell’MTB “La Rupe”. 

Infine la domenica c'è stato il grande raduno (l'ottavo) di trattori Tractor Sdaz che ha chiuso la manifestazione con prove di aratura, dimostrazione di trebbiatura del grano, giochi contadini nell’aia e il concorso di bellezza Miss Tractor Sdaz.

*: nel bando 2015 dell’Istituto per i Beni Culturali dell’Emilia Romagna Giovani per il Territorio, che ha visto tra i vincitori il gruppo25aprile di Sasso Marconi con il progetto “Colle Ameno: le radici di un futuro”, finalizzato a valorizzare Colle Ameno facendo conoscere i principali aspetti di interesse nella storia di questo luogo. Il progetto è dedicato all’attività di panificazione esistita nel ‘700 a Colle Ameno dove, tra le tante attività artigianali, artistiche e commerciali del Borgo, c’era un negozio di granaglie attrezzato con un forno per la cottura del pane (bianco e nero). L’obiettivo era quello di far conoscere questa antica attività e renderla nuovamente attuale nel rispetto della lavorazione di un tempo. Ecco allora che nell’autunno scorso, presso il fondo di Cà del Bosco, la Cooperativa Sociale “Copaps” ha seminato un grano antico, il “Verna”. Dopo la mietitura avvenuta un paio di mesi fa, il grano è stato macinato a pietra dal Mulino Ferri di Borgonuovo. E’ nata così la farina integrale Colle Ameno: un prodotto di buona qualità, ricavato da grano coltivato biologicamente sul territorio di Sasso Marconi.

Nessun commento:

Posta un commento